Abissi

A volte succede.
Di inoltrarsi negli abissi e riuscire comunque a respirare. Una sorta di apnea vitale.
Nella quale il frastuono della tempesta appena passata inizia a diventare pian piano fiume, poi mare, poi oceano.
E sì, succede di sentire dentro di sé come una distesa immensa, con tutte le sue creature strane, immaginifiche.
Così, invece di tornare in superficie, si viene catturati da questo flusso onirico, che respira lentamente, portando dentro di sé il vissuto e il divenire.
Per fluire, finalmente, da ciò che è stato a ciò che dovrà ancora essere.

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